Legno carbonizzato: una scelta ecologica e sostenibile
Il mondo del legno carbonizzato non solo si rifà alla tradizione, ma prende spunto anche da moderni concetti applicati alla eco-sostenibilità ambientale e ai principi più ferrei di rispetto della natura e del suo sfruttamento moderato e consapevole.
Tanto più che la nostra filiera produttiva inizia da foreste il cui disboscamento controllato avviene sotto l'egida di controlli statali, i quali gestiscono il taglio delle piante e il loro relativo reintegro grazie a controlli FSC a norma di legge. Il taglio delle piante da parte dei nostri fornitori principali comincia da un controllo dell'età della pianta, che non deve essere più giovane di tanto e nemmeno invecchiata più del dovuto, così che in una determinata area sia possibile effettuare il rimboscamento di nuove piante giovani che crescano “coetanee” e con medesime caratteristiche, tali da rendere anche la qualità del legno tagliata più omogenea sia per colore che per caratteristiche meccaniche.
L'idea fondante con cui stiamo portando avanti ormai da 5 anni il progetto Shou Sugi Ban Italia è basato sulla volontà di utilizzare legno proveniente da una filiera controllata e che applichi con regolarità i principi da noi sostenuti all'edilizia strutturale e di rivestimento in legno di pareti e pavimenti, senza perdere di vista il controllo degli sprechi e l'emissione di agenti volatili al momento della prefinitura.
Infatti, se da un lato i nostri partner esteri che svolgono il processo di carbonizzazione usano forni e sistemi di aspirazione e smaltimento dei fumi e delle polveri controllato da macchine industriali tecnologicamente avanzate, dal nostro canto selezioniamo solo prodotti di finitura a base acqua, privi di solvente o quanto meno molto al di sotto dei limiti consentiti a norma di legge.
Tutti i residui e gli scarti di legno, nonché i contenitori esausti dei nostri impregnanti, vengono mensilmente smaltiti con tanto di certificazioni da parte di società partner che si occupano di farlo con professionalità e attenzione.
Ma quel che più ci interessa è spiegare in questo articolo che la proposta di “legno etico”, se così lo possiamo definire, comincia dai severi protocolli all'origine del taglio delle piante da cui poi viene prodotto il tavolame dei nostri legni di larice.
Il nostro principale fornitore ci ha spiegato che nella scelta delle piante destinate a questo progetto di Yakisugi-Ita distribuito in tutta Europa dal suo magazzino centralizzato, attinge solo dai tronchi più grandi che minimizzino gli sprechi da taglio radiale, così da sfruttare ogni parte della pianta per usi alternativi al tavolame da larice carbonizzato.
Lo spessore del tavolame, la robustezza degli anelli di crescita del tronco più forte, la resistenza delle fibre di questo legno selezionato contribuiscono così a far arrivare nel nostro magazzino in Italia solo un legno di origine consapevole il cui iter, dal taglio del tronco alla piallatura del tavolame per rettificarlo e renderlo applicabile ai rivestimenti, è certificato anche sulla base delle normative note come PEFC di riforestazione controllata.
Nel processo di carbonizzazione negli appositi forni questo legno, ottimizzato anche nella sua stagionatura naturale, brucia meglio e più velocemente, con un minor dispendio di gas e una minore emissione di fumo nell'ambiente (comunque filtrato da appositi sistemi di raccolta dei fumi).