Fasi di prefinitura del legno Shou Sugi Ban
Con il primo articolo del nuovo sito Yaki Sugi Italy abbiamo cercato di spiegare cosa sia il legno carbonizzato secondo la antica arte tradizionale giapponese nota come Yakisugi-Ita.
In questo secondo articolo approfondiremo le informazioni inerenti i passaggi necessari per portare una essenza legnosa dal suo stato naturale ad uno stato carbonizzato per mezzo della prefinitura.
Ovviamente non andremo su argomenti tecnici sul primo e fondamentale procedimento di passaggio in appositi forni, in quanto ogni produttore industriale di legno carbonizzato crea il proprio forno e lo personalizza secondo la propria esperienza. Molti scelgono un certo tipo di gas che dia fiamma azzurra ed altri un gas a fiamma gialla o rossa, che hanno ovviamente temperature differenti, e questo solo per favorire l'innesco del legno nel minor tempo possibile, così da creare uno strato di carbone senza danneggiare gli strati di legno inferiori.
Importantissimo in questo senso è lo spazio all'interno del tunnel nel quale si svolge questo procedimento, la velocità di avanzamento del legno all'interno del forno e la ventilazione forzata, e relativa aspirazione, che devono controllare comunque il ricircolo di aria e il suo smaltimento.
Per questo ci sono costi piuttosto elevati per la creazione di un adeguato sistema industriale di ventilazione e aspirazione.
Stiamo ovviamente parlando di procedimenti di tipo industriale, perchè lo Yakisugi che vedete fare nei numerosi video su Youtube sono produzioni artigianali di poche tavole, per lo più destinate ad un uso limitato, mentre sarebbe impossibile realizzare artigianalmente metrature importanti come quelle atte a ricoprire superfici ampie di case o palazzine.
Nella tecnica tradizionale (che chiameremo “a mano”) si montano a triangolo 3 tavole in verticale tenendole insieme con fil di ferro, per poi usare il tubo triangolare come un camino all'interno del quale viene creato un vero e proprio focolare. Ma questo comporta anche un enorme perdita di tempo nonché una incontrollata dispersione di fumi non sempre regolamentati a norma di legge.
Infine quando le tre tavole vengono slegate e immerse in vasche di acqua fredda il fumo che ne scaturisce è addirittura dannoso per la salute di chi sta nelle vicinanze, per cui invitiamo chiunque voglia improvvisarsi nella realizzazione di legname carbonizzato di prendere le distanze da deleterie abitudine di usare torce a gas per sciogliere la carta catramata posando legno a terra e dandogli fuoco all'aria aperta (ma abbiamo visto farlo anche al chiuso e vicino a cataste di legno... provando non pochi brividi alla schiena nell'osservare certe follie compiute da adulti e pseudo-professionisti o millantati tali).
Ma veniamo a quanto concerne il nostro lavoro, che è più di trasformazione finale: ossia la lavorazione che come Shou Sugi Ban Italia compiamo in Italia per certificare il nostro prodotto. Come molti sanno acquistiamo la materia prima da vari fornitori in paesi per lo più Scandinavi, garanti di qualità e coperti da certificazioni e garanzie concrete.
Nel nostro stabilimento di Pesaro facciamo magazzino e ripuliamo il legno rimuovendone i residui di polvere a macchina con spazzolatrici ad aspirazione controllata per poi procedere alla prefinitura con prodotti naturali quali olii impregnanti da esterno forniti dai più noti produttori Italiani di chimica biologica applicata al legno, secondo standard qualitativi più elevati (e ovviamente più cari dei prodotti commerciali).
Oltre agli olii usiamo anche microresine a base acquosa nel caso di installazioni al chiuso, o prodotti noti come “nanotecnologici” che lavorano sul poro del legno e sulla sua interazione con l'esterno, così da sigillarne lo scambio di umidità con l'esterno senza inficiarne l'aspetto naturale. Sono altresì noti come prodotti ad effetto legno grezzo o a poro aperto.
Questo ci consente di coprire o annullare quasi del tutto il fastidioso odore di bruciato che inevitabilmente scaturisce dal legno carbonizzato.
Abbiamo macchine specifiche per l'applicazione automatica degli olii (forniti dalla nostra ditta partner PAOLONI ONELIO & FIGLIO SNC) su 4 lati di ogni profilo in legno, così da non lasciare nemmeno un lato delle nostre tavole esposte al deterioramento degli agenti atmosferici. Mentre per alcuni altri prodotti preferiamo applicazioni manuali con semplici pennelli, prima su un lato, poi su quello opposto, e infine agiamo a straccio per permeare anche i lati di ogni tavola senza lasciare colature antiestetiche.
Le fotografie di questo reportage illustrano alcuni dei nostri collaboratori all'opera, così come nel video in home è possibile vedere la prefinitura ad olio svolta con macchina automatica.